domenica 2 giugno 2013

Irlanda....il verde prima di tutto.




Un tempo considerata tra i P.I.G.S. dell'economia europea, oggi invece una realtà in ripresa economica e anche vanto d'Europa per il suo lato "green". Secondo l'Economist, l'Irlanda non solo oggi è la nazione più verde d'Europa, ma grazie alla sua nuova politica tutta ecologista è riuscita a unire la voglia di ricerca di verde e una nuova politica economica di austerity, raggiungendo risultati ottimali con un miracoloso 2% nel rapporto deficit-PIL. La svolta epocale è nata quando il governo irlandese ha iniziato a tassare l'utilizzo di combustibili fossili di case, uffici, automobili e fabbriche, citando come slogan "più inquini, più paghi". Una manovra d'azzardo dello stesso governo, che ha fatto salire del 5-10% il costo del petrolio, gas naturale e cherosene, spingendo così la popolazione ad un bivio: inquinare e pagare più tasse oppure optare per un cambiamento nel segno dell'ecologia. Naturalmente, la stragrande maggioranza degli irlandesi ha scelto la seconda opzione risparmiando e facendo così, calare del 15% i livelli di emissioni dal 2008 a oggi, rimettendo in moto la locomotiva dell'economia nazionale ormai al tracollo. La carbon-tax introdotta dal governo oltre a tassare in proporzione ogni cittadino irlandese per l'inquinamento della propria autovettura ha spinto anche gruppi automobilistici a siglare un'intesa con lo stesso governo per potenziare la diffusione di veicoli elettrici sulle strade irlandesi. Ormai la strada intrapresa dal governo è quella di continuare, nel nome del risanamento economico, ad imporre nuove tasse e a nuovi tagli mettendo in ginocchio le classi sociali più povere, ma ponendo il verde prima di tutto.