domenica 25 agosto 2013

Mele, dolci o avvelenate?



Notizia curiosa che arriva dal Giappone, secondo alcuni studiosi nipponici non solo l'uva e il vino sono tra i prodotti alimentari messi a rischio dai cambiamenti climatici, ma ci si aggiungono anche le famose mele tanto osannate in parecchi cartoons. Infatti sembrerebbe, come è stato riportato da Scientific Reports, che anche le mele avrebbero modificato il loro sapore diventando negli ultimi quarant'anni meno croccanti e più dolci.
Gli studi nipponici si sono concentrati su due tipi di mele, attualmente le più coltivate nel mondo, tra cui la Fuji e la Tsugaru, evidenziando che la durezza e l'acidità delle stesse sono diminuite nel tempo tra il 6 e 30% a seconda del tipo di mela, mentre la loro dolcezza è risultata in aumento di circa il 10%. Sempre secondo i ricercatori nipponici, si attribuirebbe la causa primaria di tali cambiamenti alle temperature più alte degli ultimi decenni. Per i consumatori di sicuro il cambiamento, anche se avvenuto gradualmente nell'arco temporale di quarant'anni, sembrerebbe molto gradito al loro palato!!! 


venerdì 23 agosto 2013

Boom prodotti biologici Aloe Vera!!!



E' in atto da qualche tempo, un vero e proprio boom di consumi di prodotti biologici anche nelle linee di cosmesi, in particolar modo di prodotti bio all'Aloe Vera. Sebbene si tratti di prodotti biologici (in cui non vengono utilizzati pesticidi) le piante di Aloe riescono a conservare, già durante la loro crescita, le sostanze più nutrienti e antiossidanti. Il loro studio iniziò a differenza di altre piante utilizzate nella medicina alternativa solo nel 1959, grazie a Bill COATS un farmacista texano, che mise a punto un processo per stabilizzare la polpa aprendo così la strada alla commercializzazione dell'Aloe senza avere più problemi di ossidazione e fermentazione. Parallelamente il governo Americano dichiarò ufficialmente le proprietà curative di questa pianta per il trattamento delle ustioni. Da allora gli studi sull'Aloe sono molto attivi in tutto il mondo e hanno dimostrato che non sono soltanto validi per il trattamento delle sole ustioni, ma trovano anche il loro uso come antinfiammatori, rigeneranti dell'epitelio, antipiretico, umettanti, fungicidi, virostatici, batteriostatici, emostatici, analgesici, disintossicati, antiprurito.
Davvero una bella notizia sull'utilizzo di questa piccola pianta, che quasi sicuramente è presente nelle nostre case, ma che fino ad oggi forse non tutti conoscevano le sue proprietà benefiche a parte il suo nome un pò strano.