domenica 9 marzo 2014

Pony Express addio. Ora ci sono i bike messanger!!!



Il primo servizio di posta prioritaria chiamato "Pony Express" è nato negli Stati Uniti nel 1860, ma in Italia il suo boom e la sua popolarità è arrivato nel 1986 grazie ad un giovane Jerry Calà, che interpretava il ruolo di un ragazzo del "Pony Express". Ebbene, ormai si può dire che il famoso servizio di posta celere sia in una nuova fase, grazie alla trasformazione in Bike Messanger, che utilizzano biciclette al posto delle famose vespe o altri motocicli. Tale nuovo cambiamento potrebbe essere dovuto all'arrivo di due fattori molto importanti susseguiti in questi anni, e cioè la crisi economica che da parecchi anni ha iniziato a mutare le abitudini dei cittadini ed una maggiore sensibilità verso l'ambiente, forse conseguenza del primo fattore, che di fatto hanno riacceso la voglia per gli italiani di montare in bici e pedalare. Il connubio di velocità ed ecologia è stato un mix davvero unico tanto da spingere sempre più aziende, amministrazioni pubbliche e semplici privati a chiamare i "Bike Messanger". Per gli ideatori del progetto "Eadessopedala" si tratta davvero di un servizio unico e veramente ecologico. Speriamo il progetto possa decollare anche in altre città italiane.

lunedì 24 febbraio 2014

Caorso, via libera alla disattivazione dei reattori.



Prima di staccare la spina l'ultimo Governo Letta, il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso il decreto per la disattivazione della centrale nucleare di Caorso (Piacenza). La notizia è stata resa nota dalla Sogin, attuale proprietaria dell'impianto nucleare. Ha acquistato la centrale nel 1999, con il solo compito di smantellarla, con modi sicuri e sostenibili grazie ai più severi standard di sicurezza. La centrale di Caorso, con una potenza di 860 Mw è stata costruita grazie alla collaborazione tra Enel ed Ansaldo Meccanica Nucleare ed è rimasta in funzione dal 1981 fino al 1986. Per la Sogin, l'approvazione di tale decreto consente finalmente di avviare le operazioni di decontaminazione e smantellamento della centrale così da poter restituire al territorio un sito libero da vincoli radiologici. 




sabato 8 febbraio 2014

Roccaraso, ecco Refolo!!!



A Roccaraso, nota meta sciistica del centro-sud, in questi giorni è stato dato il benvenuto a "Refolo". Non si tratta dell'arrivo in città dell'ottavo nano, ma di un progetto pilota in collaborazione tra il Comune di Roccaraso e la Regione Abruzzo, per la realizzazione di un impianto di compostaggio per ricavare energia dai rifiuti urbani (la cosiddetta "monnezza").
L'impianto di compostaggio finora l'unico di questo tipo in Italia, procede alla frantumazione dei rifiuti tramite un apposita macchina chiamata "mulino" e successivamente seleziona i rifiuti per il prossimo step. Il materiale triturato viene poi selezionato, permettendo di recuperare il concime e le materie prime che possono essere riciclati normalmente nelle loro filiere dei consorzi, e continuare il processo con il restante materiale che viene poi utilizzato come combustibile per generare energia termica. Secondo alcune analisi, effettuate del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale dell'Università "La Sapienza" di Roma, è stata certificata l'ottima qualità del combustibile prodotto da "Refolo". Per il Sindaco di Roccaraso, è una soddisfazione poter annunciare che l'impatto ambientale del sistema "Refolo" è pari allo zero e che i benefici economici sono consistenti ed evidenti per tutti i cittadini e le attività produttive del proprio Comune. 
E dato l'ottimo inizio di questo nuovo progetto, tutto made in Italy, nei mesi scorsi sono giunti nel comune abruzzese rappresentati della Cina, Russia, Turchia, Arabia Saudita e di Malta, per osservare i progressi ottenuti grazie a questo nuovo progetto che riesce a generare profitti riducendo l'inquinamento.

sabato 18 gennaio 2014

Pile, adesso anche ad acqua.



E se un giorno ti dicessero che le pile si ricaricano con l'acqua, ci crederesti? Ebbene questo giorno sembrerebbe essere già arrivato. I meriti vanno ad Acquacell, che da poco ha lanciato sul mercato la prima pila che, a differenza delle tradizionali ricche di metalli pesanti ed altri pericolosi per l'ambiente, funziona ad acqua. Una soluzione davvero ingegnosa, ma altrettanto ecologica in cui basterebbe immergere queste piccole batterie per alcuni minuti in acqua affinchè entrino subito in funzione. Pesano solo 12 grammi e contengono solo 1,6 gr di zinco e possono essere riutilizzate un numero infinito di volte, basta solo immergerle nuovamente in acqua. Per ora le pile sono adatte solo ad apparecchi a bassa e media potenza (telecomandi, radiosveglie, orologi), ma l'azienda produttrice ha annunciato che intende proseguire nella ricerca per migliorarla ancora.